Considerare una disciplina uguale ad un’altra solo perché le due si somigliano, è uno degli errori più gravi che si possa compiere. Se fosse così il ciclismo e il motomondiale potrebbero essere confusi e allenati in modo simile o addirittura del tutto uguale: come paragone è fin troppo forte, ma era per cercare di far capire da subito che la pallavolo indoor e il beach volley sono due sport completamente diversi, che necessitano di attenzioni diverse, che pretendono programmi di apprendimento e progressioni didattiche diverse e che per nulla devono essere considerati simili solo perché entrambi hanno alla base una rete e una palla.
Se pur questa introduzione possa risultare banale, non lo diventa affatto quando pensiamo che il 90% degli atleti del beach volley ha svolto anche attività in palestra, e che qualche allenatore di beach allena o ha allenato squadre di pallavolo.
Questo non vuol dire che non sia possibile, anzi ben venga! Ma è necessario per tutti approfondire la materia e sviluppare un programma di formazione idoneo alla nuova disciplina da parte del tecnico, in modo che in poco tempo possa trasferire questo concetto fondamentale ai propri atleti.
Torneo B2 Foto Beach Volley Femminile 2021
Il modello prestativo, che cercheremo di analizzare nei prossimi articoli, è completamente diverso: i gesti tecnici sono diversi, anche se molto simili, ma più di ogni altra cosa l’alta imprevedibilità del volley in genere diventa un’infinita combinazione di elementi che rendono il beach volley uno sport situazionale al 100%.
Il giocatore di beach volley dovrà essere allenato proprio a questa imprevedibilità: assimilare e gestire le situazioni più diverse tra loro, sotto il sole o la pioggia, sulla sabbia dura come asfalto o morbida come sabbie mobili, nell’afa di un torrido pomeriggio o dentro una tormenta di vento prima di un temporale estivo.
Non ci sono scuse, non ci sono fattori che prevedano una ripetizione continua di un gesto tecnico sempre uguale, ma l’abilità del giocatore di saper adattare le proprie capacità coordinative a quel singolo momento, per poter ottenere un rendimento altissimo con un margine di errore quasi nullo.
Questo è quello che c’è da fare sul campo, ma come sempre non basta, c’è bisogno di molto molto di più! Scoprilo insieme a noi…
Promesso che non faremo pallavolo su sabbia!
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