Protocollo per rifare la visita medica sportiva per Atleta Positivo al Covid19 accertati e con guarigione accertata, secondo la normativa vigente.
A giudizio del medico valutatore, gli atleti saranno suddivisi a loro volta, secondo la classificazione del National lnstitutes of Health e riportata anche nella Circolare del Ministero della Salute del 30/11/2020 recante “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” (Tabella 1), in:
A.1 Atleti che abbiano presentato “Infezione asintomatica o paucisintomatica (presintomatica in Tabella 1)” o “Malattia lieve” e che comunque non siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche a causa di infezione da SARS-CoV-2;
A.2 Atleti che abbiano presentato “Malattia moderata” o che comunque siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche a causa di infezione da SARS-CoV-2;
A.3 Atleti che abbiano presentato “Malattia severa” o “Malattia critica”.
Atleti Covid19- (negativi) e atleti asintomatici (non testati) nel periodo della pandemia.
A1
Per gli atleti professionisti e gli atleti d’interesse nazionale e internazionale appartenenti al gruppo A1,
è necessaria l’esecuzione di una visita medica effettuata dallo specialista in Medicina dello Sport integrata obbligatoriamente con i seguenti approfondimenti diagnostici:
1. ECG basale;
2. Test ergometrico incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico;
3. Ecocardiogramma Color Doppler.
I summenzionati esami possono essere eseguiti immediatamente a seguire l’avvenuta guarigione da SARSCoV-2 accertata secondo la normativa vigente. Qualora un atleta dilettante intenda, per motivi agonistici di livello nazionale o internazionale, ridurre il periodo intercorrente tra l’avvenuta guarigione e l’esecuzione degli esami, potrà adottare il protocollo valevole per i professionisti.
Nel gruppo A2 e A3, data l’assenza di una solida evidenza scientifica circa la prevalenza e la gravità di eventuali complicanze a carico dei vari organi e apparati, è necessario integrare gli esami previsti dalle normative per la certificazione alla pratica della specifica disciplina sportiva con gli approfondimenti diagnostici di seguito dettagliati, non prima comunque che siano trascorsi 30 giorni dall’avvenuta guarigione, come indicato nella Circolare della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute prot. n. 1269 del 13/01/2021 recante “Idoneità all’attività sportiva agonistica in atleti non professionisti Covid-19 positivi guariti e in atleti con sintomi suggestivi per Covid19 in assenza di diagnosi da SARS-CoV-2”.
Il documento, in linea con le più recenti decisioni assunte dal Governo contro la diffusione dei contagi da Covid19, tiene conto del mutato contesto sanitario nazionale e dell’avanzamento della campagna vaccinale.
L’obiettivo, in accordo con il CONI, è quello di favorire la ripresa dell’attività sportiva dopo infezione da SARS-CoV-2 in condizioni di sicurezza per l’atleta, senza ulteriore aggravio del Sistema Sanitario Nazionale, già molto impegnato nella gestione dell’emergenza pandemica, e limitando gli esami diagnostici necessari e, di conseguenza, i costi a carico delle famiglie.
Tutte informazioni per il protocollo per la Visita medica agonistica sportiva sono disponibili nella sezione della Guida Pratica QUI