Il riscaldamento è una parte fondamentale dell’allenamento di beach volley. Dal giocatore amatoriale fino al professionista, tutti necessitano di un riscaldamento che possa dar loro dei benefici per affrontare l’allenamento. Da molti viene considerata una parte superflua e inutile dell’allenamento, ponendoci poca attenzione e riservando alla fase di warm-up un valore quasi nullo: questo però potrebbe incidere direttamente sul singolo allenamento e a volte sulla stagione.
Per prima cosa dobbiamo distinguere quelli che sono i livelli di gioco e il tempo a disposizione. Un agonista che si allena quotidianamente avrà la possibilità di dedicare una parte importante del suo allenamento al riscaldamento, prima di tutto per salvaguardare il suo corpo, secondo perché il totale delle ore di allenamento settimanali permette all’atleta di sviluppare un riscaldamento personalizzato a seconda delle proprie esigenze; mentre per un corsista o un amatore che affitta il campo per solo novanta minuti è impensabile possa dedicare 20/25 minuti alla fase iniziale.
Per qualsiasi livello e per qualsiasi atleta è buono però organizzare la prima parte di ogni sessione con una fase di WarmUp.
Andiamo ad analizzare quali sono gli aspetti su cui un errato riscaldamento può influire sugli allenamenti:
- Attenzione
- Coordinazione
- Performance
- Infortunio
Sviluppiamo al meglio i quattro punti elencati:
ATTENZIONE
Partiamo da quello che può essere considerato l’unico aspetto non fisico, ma mentale … l’attenzione. Sappiamo bene quanto l’attenzione influisca positivamente o negativamente sul nostro allenamento, ma per ottenerla e fare in modo che possa rimanere alta per tutta la durata dell’allenamento è necessaria cercarla durante la fase di riscaldamento.
Soprattutto nel settore giovanile o in atleti che si conoscono decisamente bene, è difficile attirare la loro attenzione durante la fase iniziale dell’allenamento, spesso condito da chiacchierate o scambi di opinioni su altri atleti o partite giocate.
E’ impossibile e risulterebbe antipatica la classica frase: Stiamo zitti! Che può essere sostituita con esercizi che richiedono una maggiore attenzione o una fase ludica (per i più giovani) da poterli far concentrare direttamente su quello che stanno facendo.
Andature ad alto livello coordinativo tra arti superiori e inferiori necessitano di attenzione e a quel punto di … “Silenzio”!
Partiamo da qui… nei prossimi articoli andiamo a sviluppare il riscaldamento nell’allenamento di beach volley.
- Coordinazione
- Performance
- Infortunio
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